Vuelta a San Juan 2023, Oscar Sevilla: “Spero che Miguel Angel Lopez venga trattato meglio di me”

Oscar Sevilla è il più anziano in gruppo alla Vuelta San Juan 2023. Il portacolori del Team Medellin, infatti, è nato il 29 settembre 1976 ed è passato professionista nel 1998. Una lunga carriera che lo ha visto cogliere risultati di prestigio nelle corse più importante in Europa, ma durante la quale è stato coinvolto anche nel caso doping dell’Operation Puerto. Nonostante tutto, comunque, l’iberico pedala ancora con grande passione e divertimento e non sembra intenzionato a scendere dalla bici. In particolare non vuole lasciare il team proprio quest’anno, in cui spera di poter aiutare Miguel Angel Lopez, arrivato in squadra dopo il licenziamento da parte della Astana Qazaqstan.

“Ho 46 anni e sono cosciente che ho sempre meno da dare al ciclismo – ha dichiarato il nativo di Ossa de Montiel ai microfoni di EFE Mi piace aiutare i giovani trasmettendo la mia esperienza. Non mi fa fatica viaggiare, né allenarmi, ma, al contrario, mi alzo tutti i giorni con il desiderio di allenarmi. Tutti i giorni il copro rende meno, però mi sento bene e competitivo”.

Il secondo classificato alla Vuelta a España 2001 ancora non vuole pensare al ritiro: “Mi piacerebbe essere direttore sportivo in futuro. Il ciclismo è un modo che mi ha dato tantissimo e a cui io devo molto. Vorrei essere ancora legato a tutto questo. Non penso al futuro: preferisco godermi giorno per giorno. Non sarà la mia ultima Vuelta a San Juan: posso assicurare che mi sento come un bambino con i regali dei re magi”.

“L’arrivo di Miguel Angel Lopez è stata una cosa positiva per la squadra: è un lusso che un corridore di quel livello arrivi in una squadra modesta come una Continental. Come ciclista è uno dei migliori al mondo: ha vinto al Giro, al Tour e alla Vuelta e ha podi nelle tre grandi corse a tappa. Dobbiamo trarre vantaggio da questa cosa e credo che possa misurarsi con Evenepoel e Bernal. Per noi è un regalo“.

Sevilla ha poi fatto un confronto anche tra la sua situazione e quella del compagno di squadra colombiana: “Spero che venga trattato meglio di me e possa tornare nel WorldTour. Come amico di Miguel credo che abbia ancora tanto da dare al ciclismo”.

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